L’attacco degli afidi sulle piante
Gli afidi, detti anche pidocchi delle piante, appartengono alla famiglia degli insetti fitofagi e fitomizi, quelli che cioè si nutrono succhiando la linfa dalle piante. A causa di questa loro caratteristica, gli afidi sono responsabili di attacchi che provocano danni piuttosto ingenti ai produttori agricoli. Tra i loro punti di forza, c’è in primo luogo una notevole prolificità dal punto di vista riproduttivo che consente loro di colpire in gruppi molto numerosi determinando il deperimento della pianta che viene scelta come bersaglio.
Per debellare le popolazioni di afidi la soluzione più efficace è rappresentata dall’uso di insetticidi sistemici che, tuttavia, hanno una grave controindicazione. Essi, infatti, a causa di particolari fattori biologici di questi insetti, determinano delle mutazioni che rendono gli afidi resistenti ed in grado di neutralizzare gli effetti degli insetticidi stessi.
Come agiscono sugli agrumi gli Afidi?
L’attacco degli afidi produce i seguenti effetti. Essi, innanzitutto, sottraggono linfa alla pianta facendole così venire meno la principale risorsa energetica e nutritiva. Succhiando la linfa, inoltre, gli afidi iniettano una saliva che altera le caratteristiche della pianta, inducendola ad un’attività respiratoria più accentuata che produce un maggior consumo di energia e di risorse. Inoltre, la saliva può contenere delle sostanze che alterano il regolare sviluppo della pianta producendo delle escrescenze (le cosiddette galle) e delle deformazioni nelle foglie (come ad esempio arrotolamenti ed accartocciamenti). In questo modo, la superficie complessiva delle foglie si riduce così come la capacità assimilativa della pianta.
Come difendersi?
Gli effetti di questo complesso di sintomi sono piuttosto evidenti: le piante sono meno forti e meno produttive, quindi il raccolto è meno abbondante ed i frutti sono di qualità inferiore a causa anche della formazione di melata, il che si ripercuote inevitabilmente sui prezzi di vendita. La pianta, inoltre, diventa meno resistente ed al tempo stesso più esposta agli attacchi di altri parassiti, al contagio di malattie o all’ingresso di funghi pericolosi o di insetti che si nutrono del legno (i cosiddetti xilofagi). Gli afidi inoltre sono dei temibili vettori di virus, mentre la formazione di melata, oltre ad intaccare la qualità dei frutti, permette l’insediamento di funghi responsabili della fumaggine che, attraverso la produzione di micelio, riducono la capacità di fotosintesi.
Gli afidi degli agrumi si presentano tipicamente durante i mesi primaverili, quando compaiono i germogli. Le specie più comuni sono in genere di colore verde o nero-blu e raggiungono una lunghezza non superiore ai due millimetri. La lotta contro gli afidi si svolge nelle fase iniziali del contagio, quando si individua una percentuale di germogli attaccati pari ad almeno il 10%. Come nemici naturali degli afidi si preferisce usare i coleotteri come le coccinelle.