Tristezza degli agrumi: malattia delle arance
La tristezza degli agrumi è una malattia piuttosto seria tipica di varie tipologie di agrumi. Essa è causata dal virus denominato Citrus Tristeza Virus e colpisce soprattutto alcune varietà di agrumi innestate sull’arancio amaro. Le piante colpite dal virus della Tristezza degli agrumi mostrano un livello di sviluppo inferiore al normale, disseccamento dei rami e caduta delle foglie. La corteccia, all’interno, può manifestare la presenza di solchi verticali, mentre il nesto risulta più ingrossato rispetto al portinnesto. La pianta colpita da tristezza degli agrumi, se non viene curata in tempo e in modo efficace, finisce col seccare e morire.
Origine e diffusione del virus
Il virus si trasmette o per innesto o attraverso i suoi principali vettori, vale a dire gli afidi. Tuttavia, le conseguenze della malattia possono essere di gravità diversa, in quanto il genoma del virus si ricombina frequentemente. Il Citrus Tristeza Virus è stato isolato per la prima volta nel sud-est asiatico e da qui si è propagato in poco tempo in tutto il mondo (probabilmente in seguito all’uso di materiale di propagazione contaminato), dando origine ad epidemie particolarmente gravi in Florida ed in America del Sud (soprattutto in Argentina, Venezuela e Brasile). Si calcola che proprio a causa della Tristezza degli Agrumi si è dovuto far ricorso all’abbattimento di più di 70 milioni di alberi di agrumi, più della metà dei quali localizzati nei soli Cipro, Israele e Spagna, i paesi più colpiti tra quelli che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Il primo caso di contagio in Italia si è registrato nel 1956, rimanendo comunque un fenomeno piuttosto isolato e di importanza marginale per molto tempo. Le cose sono cambiate in modo piuttosto deciso negli ultimi anni, quando le epidemie sono cresciute per gravità e numero di piante coinvolte. Come dicevamo all’inizio, il virus si presenta particolarmente pericoloso con le piante di arancio amaro e ciò preoccupa notevolmente i produttori anche alla luce di casi di epidemie verificatesi negli ultimi anni in Spagna (nel 2010 e nel 2011 in particolare). Un rimedio contro la propagazione del virus della Tristezza degli agrumi è rappresentato dallo sradicamento e dalla susseguente distruzione delle piante colpite e dal reimpianto attraverso l’utilizzo di materiale di propagazione certificato.
Metodi di contrasto
Per contrastare la tristezza degli agrumi non è possibile usare insetticidi dal momento che, allo stato attuale, non se ne conoscono tipologie sufficientemente efficaci contro gli afidi vettori del virus. Le epidemie sono talmente gravi che le autorità italiane ed europee hanno eretto delle barriere fitosanitarie che prevedono l’obbligo di abbattimento dell’agrumeto nel quale almeno il 30% delle piante sia stato infettato da Tristezza degli agrumi. Per questo motivo ed a causa dell’importanza sul piano economico rivestita dalla coltivazione di arance di Sicilia, nell’isola si stanno conducendo degli studi specializzati che puntano all’ideazione di misure efficace per il contrasto a questa malattia.
I sintomi del virus variano molto da specie a specie ed anche i tempi di evoluzione della malattia possono differire in modo piuttosto notevole. Il virus della Tristezza degli Agrumi porta alla necrosi le cellule del sistema linfatico. In tal modo, la linfa elaborata non è più in grado di raggiungere le radici che, alla lunga, finiscono per collassare. Alla pianta, quindi, viene a mancare il suo nutrimento e ciò determina la progressiva perdita delle foglie. Se la pianta riesce a dar vita ad un nuovo sistema linfatico il deperimento avviene lentamente, mentre in caso contrario si verifica lo scenario del cosiddetto “quick decline”, cioè declino rapido, e nel giro di pochi giorni la pianta muore.