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Mosca Mediterranea: come sconfiggerla

Un altro acerrimo nemico degli alberi da frutta e quindi anche delle arance di Sicilia è la cosiddetta Mosca Mediterranea della Frutta, o più volgarmente chiamata Mosca della Frutta. Sull’origine di questo insetto non si hanno informazione sicure: la teoria più accreditata ne individua la provenienza dall’Africa, in particolare nel settore Occidentale e nella fascia sub-sahariana. Da qui, la mosca mediterranea si sarebbe poi diffusa nei paesi che si affacciano sul Mare Nostro e in seguito nel resto del Mondo: oggi, infatti, la si può trovare tutto l’anno in tutte le zone che attraversano la fascia tropicale e sub-tropicale e solo stagionalmente nelle zone con clima temperato.

Si tratta probabilmente del nemico pubblico numero uno per i produttori di frutta e quindi anche per chi si occupa di produzione e vendita di arance di Sicilia: la mosca mediterranea, infatti, è un esemplare polifago (cioè infesta un numero molto elevato di colture, oltre 250 a quanto pare), molto difficile da controllare e che produce danni ingenti in quanto spesso arriva a compromettere l’intero raccolto. La mosca mediterranea, infatti, colpisce i frutti durante la fase di maturazione e ha l’abitudine di spostarsi da una coltura all’altra senza difficoltà. Anche se gli agrumi tendono ad essere interessati da attacchi di minore entità, negli ultimi anni si sono registrati casi più gravi probabilmente in seguito all’arrivo di specie più resistenti. I rischi sul piano economico derivanti dalle incursioni della Mosca Mediterranea sono così temuti che molti paesi hanno introdotto regole severe sull’importazione di frutta proprio per contrastare l’insorgere di infestazioni provenienti da altri paesi.

Caratteristiche fisiche della Mosca Mediterranea

La mosca Mediterranea della frutta (nome scientifico Ceratitis Capitata) può raggiungere una lunghezza di 6 millimetri negli esemplari adulti ed è riconoscibile per il colore grigio e giallastro del corpo. Per la deposizione delle uova, gli esemplari femmina prediligono frutti con alto contenuto zuccherino, polpa morbida e bassa acidità, e questo è il motivo per cui nei mesi autunnali la mosca mediterranea colpisce in particolare alcune cultivar di arancia di Sicilia (le Naveline, ad esempio). I frutti colpiti da mosca mediterranea della frutta presentano delle larve all’interno della polpa, evento che li fa marcire e cadere dai rami rendendoli naturalmente inservibili per la vendita di arance della Sicilia. Molto alto è comunque l’influsso del clima: i suoi attacchi più gravi, infatti, avvengono dopo inverni dalle temperature miti: la deposizione delle uova richiede temperature ideali comprese tra 16° e 30° C, mentre l’esposizione a temperature prossime allo 0° C per alcuni giorni determina la morte di tutte le uova e le larve.

Anche l’eccessiva umidità e un alto numero di precipitazioni possono fungere da antidoto naturale alla mosca mediterranea, così come l’elevato spessore della buccia e l’alta percentuale di tannini e di olii essenziali. In genere, la lotta a questo tipo di insetto avviene attraverso il monitoraggio costante, ma quando il contagio è in corso è frequente l’uso di varie tipologie di trappole che attirano i maschi o le femmine durante la fase di deposizione delle uova e di esche avvelenate.

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